The Go! Team – Tunnel, Milano 14 marzo 2011

Sul palco del Tunnel scende la squadra dei Go Team. Due timide giapponesine, 3 ragazzi caucasici con forti accenni stilistici retrò, una ragazza di colore mezza karateca mezza majorette. Schierate due batterie, due chitarre, basso, voce, tastiera. La loro musica prende da scaffali di vari generi: hip – hop, funk, colonne sonore di polizieschi vintage, dance anni ’80, pop nipponico, cori, battimani, sing-a-long.

Tutto questo frullato in 45 minuti di show con una presenza scenica divertente tra balli, salti, scambio di strumenti e ruoli, tre voci in gioco. Una specie di patchanka del pop che riesce a coinvolgere gli astanti e a far muovere il culo, come precisamente dichiara la frontgirl. Un’energia atomica che si sprigiona dal palco anche se è chiaro che non stiano eseguendo pezzi incredibili, forse anche pure troppo uguali tra di loro. Ma la cosa sicura è che lo facciano con una verve personale, scanzonata e leggera.

Il sestetto di Brighton ha fin qui prodotto tre dischi. Un esordio dirompente, un secondo da buttare e un terzo più convincente, con melodie sentite ma curate. Puntano molto su quest’ultimo anche in fase di scaletta, attingendo a piene mani sulle canzoncine che ti si appiccicano addosso, oltre a proporre il nuovo tormentone-singolone ruffiano simile ai primi due dischi (T.O.R.N.A.D.O).

Luca Freddi

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