Se c’è un artista nel panorama nazionale ad aver avuto un successo travolgente negli ultimi anni, questo è Tommaso Paradiso. E il tour nei palasport della sua band i Thegiornalisti ne è di fatto la grande celebrazione: al contrario del primo passaggio al Forum e al Palalottomatica dello scorso anno, questa volta le arene sono “Completamente Sold Out”, a dimostrazione del grande seguito del trio anche da parte di un pubblico più mainstream e casual.
E questo è anche grazie al fatto di aver inciso quelle che di fatto sono le hit delle ultime due estati, “Riccione” e “Felicità Puttana”, cosa che al tempo del Festivalbar ti avrebbe fatto collezionare dischi di platino a pioggia. E non è un caso il riferimento a questa epoca, visto che sin dalle primissime battute si viene catapultati nel 1988: gli Anni Ottanta sono patrimonio culturale della band e questa cosa non la hanno mai nascosta. Anzi, in questo show lo stesso Paradiso sembra voler omaggiare uno dei suoi idoli, quel Vasco Rossi che viene richiamato nel look e in alcune movenze sul palco, e una certa iconografia che sembra essere uscita da serial come “Miami Vice” o videogames come “Out Run”.
La scaletta è ovviamente sbilanciata sugli ultimi due anni di vita del gruppo, sia per peso dei brani sia per calore con il quale vengono accolti i vari (circa venti) pezzi proposti. Il risultato è che brani come “Io Non Esisto”, suonati al centro palco in acustico, vengono accolti con una certa freddezza mentre gli estratti di “Love” vengono travolti più o meno tutti da un entusiasmo clamoroso. E non parliamo solo delle superhit note al pubblico anche per l’importante passaggio radiofonico, ma anche di canzoni come “Zero Stare Sereno”, “Milano Roma” e “Una Casa Al Mare”, non uscite come singoli ma comunque viste con occhio positivo anche dal fan più casuale. E non dico a caso questa cosa, vista la numerosa presenza nel pubblico di fan dell’ultimissima ora (io compreso).
Se la band è solida dal punto di vista del repertorio, non lo è dal punto di vista dell’esibizione. E’ palese il fatto che il gruppo stia monetizzando il successo del momento, come è palese il fatto che il gruppo non sia ancora “pronto” per affrontare i grandi spazi di un palasport. Occhi e orecchie attente hanno avuto, in una manciata di momenti nel corso della serata, il sospetto di qualche aiuto dalla regia, che sia una base o una linea vocale. Inoltre per quanto sia carismatico (di fatto e di riflesso del suo fascino) Tommaso Paradiso, non è in grado di reggere ancora da solo il peso di uno show, al contrario del suo padre putativo “Dr House” protagonista del pezzo che chiude l’esibizione alla Kioene Arena.
Un ottimo showman non rende grande una band. E se Tommaso Paradiso è un piacione capace di infilare battute e citazioni a nastro (l’iconografia anni Ottanta, “Albachiara”, “Paracetamolo” e “In The Night”, solo per citare alcuni momenti), non basta lui da solo a rendere memorabile il concerto dei Thegiornalisti. Una band in studio fenomenale, capace di snocciolare numerosi brani clamorosi e di salvare alcune carriere come autori, ma che alla prova su lunga scala nei palasport ha scricchiolato.
Nicola Lucchetta – Foto a cura di Pietro Rizzato