Dopo quattro dischi, otto anni di carriera e cinque milioni di copie vendute, Tiziano Ferro sbarca alla Zoppas Arena di Conegliano con uno show esagerato, paragonabile agli spettacoli di artisti pop di livello internazionale: luci, rampe, maxischermi, ascensori, piattaforme sopraelevate, due breakers e una band a tutto tondo a supportare i successi del cantante di Latina di chiare origini venete (cosa che, durante il concerto, l’artista ribadirà più volte).
Due ore in questa quarta data del tour di supporto al disco “Alla mia età”, alla quale sono accorse persone di tutte le età, anche se le prime file erano letteralmente assediate da giovani adolescenti pronte a cantare a squarciagola tutte le canzoni e, soprattutto, ad urlare in maniera isterica ad ogni mossa dell’artista pop: tutto questo dimostra che il successo di Ferro, al contrario di quanto pensavano all’inizio della sua carriera i critici, è di fatto un successo che vede coinvolte tutte le fasce d’età. Uno show spettacolare e impressionante dal punto di vista visivo, tecnicamente non perfetto (un paio di volte Ferro ha fatto cantare al pubblico in maniera “tattica” alcuni passaggi vocali non facili) anche se il cantante si è dimostrato capace di riproporre in sede live tutti i classici del suo repertorio. Tutto questo a scapito della presenza scenica: la sua nota timidezza, infatti, non lo rende un gran animale da palcoscenico, al punto di farlo sembrare più volte un po’ impacciato nelle movenze.
Come già accennato, lo show era di caratura internazionale ed esplorava tutte le influenze musicali citate nei primi quattro dischi: dalla cultura d’oltreoceano, con due breakers che metteranno in mostra delle doti acrobatiche notevoli più volte nel corso dello spettacolo, alla disco music, che trasformerà il palazzetto in una vera discoteca anni Settanta durante il pezzo “E Raffaella è mia”. Spazio anche per le canzoni più “intime”, nelle quali il cantante darà sfoggio del suo talento, come “Sere nere” e la conclusiva “Non me lo so spiegare”, i successi degli esordi (“Rosso relativo”) ma anche per un incidente di percorso: durante “Il regalo più grande” infatti, Ferro ha interrotto il pezzo per un improvviso malore di una fan allo scopo di facilitare i soccorsi; dopo pochi minuti, a situazione risolta, la band ha ripreso il pezzo dall’inizio.
Una serara di buon livello, con un Tiziano in forma splendida. Forse lo spettacolo era, in effetti, troppo esagerato per un bravo artista come lui, e una situazione un po’ più intima avrebbe fatto sicuramente migliorare il tutto…“il troppo stroppia”, dicono. Da apprezzare, comunque, l’impegno sociale del cantante veneto-laziale come testimonial dell’AVIS (per il secondo anno di fila) e per aver deciso di promuovere, con questo tour, una campagna sostenibile e ad impatto zero in collaborazione con ENEL.
Setlist: La tua vita non passerà, Stop! Dimentica, L’olimpiade, La paura non esiste, Imbranato, Indietro, Rosso relativo, Ed ero contentissimo, Ti voglio bene, La traversata dell’estate, Xdono, Sere nere, E fuori è buio, Fotografie della tua assenza, Per un po’ sparirò, Il tempo stesso, Xverso, E Raffaella è mia, Scivoli di nuovo, Ti scatterò una foto, Il sole esiste per tutti, Il regalo più grande, Alla mia età, Non me lo so spiegare
Nicola Lucchetta