ZZ Top – Castello Sforzesco, Vigevano 15 Luglio 2010

Una location stupenda (se si escludono i quintali di zanzare) come quella di Vigevano ha accolto, dopo un’assenza di diversi anni, i redivivi ZZ Top per una delle numerose date fissate nel nostro paese in questa caldissima estate.

Le barbe più famose del rock hanno così potuto deliziare migliaia di fan provenienti da mezza Lombardia con una sequenza infinita di hit, i soliti sketch ed una vagonata di decibel che San Siro può solo sognarsi…

La setlist, invariata durante tutte le date del tour, è di quelle da leccarsi i baffi: “Got Me Under Pressure” apre le danze in maniera perfetta, mentre una serie di immagini surreali di viti e bulloni volanti campeggia nei maxi schermi. E’ il turno poi della classica serie di bluesettoni trascinati fino all’inverosimile, sorta di loro marchio di fabbrica, che vede al centro una splendida versione di “Rock Me Baby”, che il buon BB King avrebbe apprezzato se si fosse trovato tra il pubblico pagante.
Prima del gran finale, atteso con trepidante attesa da ognuno di noi, ecco quello che non t’aspetti: sullo schermo appare Hendrix, i tre si girano adoranti verso di lui (in una sorta di remake della scena dell’incontro con Alice Cooper in “Fusi Di Testa”) e parte una fedelissima versione di “Hey Joe”, seguita dall’attacco di “The Wind Cries Mary”, che ci illude si possa trattare di un mini set hendrixiano. Invece si riparte col repertorio, ma, essendo giunti alla fine, quello da brividi. “Sharp Dressed Man” fa letteralmente scoppiare di gioia il sagrato del castello, che non ha nemmeno il tempo di riprendere fiato che già si trova a cantare “Legs” e, dopo qualche minuto di stop, “La Grange” e “Tush”.
Un appunto da fare, però, esiste: un’ora e trenta scarsa di concerto sembra proprio il minimo sindacale…

Luca Garrò

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