Nel corso della loro carriera i Paradise Lost hanno cambiato pelle talmente tante volte da poter vantare pochi colleghi in grado di eguagliarli nell’arte della mutazione. Dagli esordi death/doom dei primissimi anni Novanta...
Archive - Gennaio 2014
I portoghesi Moonspell iniziano la loro carriera nella prima metà degli anni Novanta. Dapprincipio la loro musica è condizionata dal black metal riletto tramite peculiari inserti folk e ammantato di paganesimo ancestrale. Con...
Gli High On Fire sono la band creata da Matt Pike, ex Sleep e musicista fra i più credibili portavoce del verbo stoner. Se però la band originaria basava quasi tutto il suo vocabolario sulla reiterazione alla cannabis di pochi...
Nel caso di Chesnutt, le conseguenze di un’adolescenza dolorosamente irrequieta (alcolismo, soprattutto) hanno lasciato ferite corporee non rimarginabili. Da subito. Appena diciottenne rimane sulla sedia a rotelle a vita a...
Il debutto omonimo del 1999 della band bergamasca rimane insuperabile per l’impatto che riuscì ad avere sulla scena alternative rock italiana. Con il Seattle Sound nella testa e una buona predisposizione a scrivere canzoni...
L’unico vero gruppo di “combat rock” del Duemila. Non ci credete? Beh, leggendo su Wikipedia dei Tinariwen vi convincereste subito della veridicità di quest’affermazione. Stiamo parlando di una band(a) di...
Giunti al quinto album, i Tre Allegri Ragazzi Morti acquistano piena maturità nei loro mezzi. Se i primi due LP di fine anni Novanta avevano suscitato ammirazione per la freschezza della proposta, ne “La seconda...
Probabilmente la prorompente personalità del leader Pierpaolo Capovilla può risultare indigesta ad alcuni, ma è altrettanto vero che un disco come “Dell’impero delle tenebre”, in Italia, non era mai uscito...
Un duo inglese di produttori di musica elettronica, Ian Glover e Rich Machin, che si cimenta con il blues. Com’è possibile? Beh, se nel mezzo ci mettete pure Mark Lanegan si sa, quel che sulla carta pare astruso diventa...
Si tratta di un disco postumo, pubblicato a ben quattro anni di distanza dal (probabilissimo) suicidio del “cantautore maledetto” Elliott Smith. Maledetto sul serio, ché il suo mal di vivere era zero pose e tutto...