Xasthur – Nocturnal Poisoning

One man band pilotata da Malefic, nome di battaglia di Scott Conner, californiano di un sobborgo di Los Angeles, il progetto Xasthur ha avuto il merito di andare oltre il black metal dei maestri norvegesi e svedesi. Il suo stile...

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Oneida – Each One Teach One

Con il tempo il suono degli Oneida diverrà più conciliante e leggero, adatto a un pubblico di “indie rockers” più vasto del previsto. Tuttavia tanti buoni dischi non frutteranno mai un vero e proprio capolavoro...

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Nile – In Their Darkened Shrines

Brutal/technical death metal con inserti di musiche mediorientali e testi basati sui miti e la religione dell’antico Egitto. Questa la formula, semplice ma eccentricamente geniale, con cui gli statunitensi Nile conquistano...

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Meshuggah – Nothing

I Meshuggah non saranno in grado di spingersi oltre “Nothing“. Allargheranno il seguito e pubblicheranno altri buoni dischi, ma la follia contenuta nel loro nome (Meshuggah in Yiddish significa “pazzo”)...

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Canaan – A Calling To Weakness

Mauro Berchi, mente dei Canaan, nel corso degli anni Novanta era già stato alfiere del doom metal più estremo ed angosciante per mezzo del progetto Ras Algethi. Con la nuova formazione prosegue il suo cupissimo itinerario...

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Agalloch – The Mantle

Si possono amare oppure odiare, ma gli Agalloch meritano comunque il massimo rispetto per esser stati fra i pochi a saper dire qualcosa di nuovo nel panorama metal dell’ultimo decennio. Il loro stile, subito etichettato...

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Wilco – Yankee Hotel Foxtrot

Il capolavoro definitivo per quanto riguarda l’Americana? Difficile stabilirlo, anche perché i Wilco di Jeff Tweedy sono sempre stati eterodossi per vocazione. Di sicuro “Yankee Hotel Foxtrot” è un classico...

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