Bologna è stata la prima città italiana in cui il punk e le sue derive post settantasettine hanno realmente attecchito. Dopo i più ruspanti Skiantos, i Gaznevada sono stati i primi a raffinare la formula e a gettarsi nel ventre della new wave più schizzata. “Sick Soundtrack” è quanto di più avanzato potesse apparire nelle lande italiche in quel periodo: chitarra e basso macinano funk rock nevrastenico a metà strada fra Talking Heads e Contortions, mentre gli assoli singhiozzanti del sassofono richiamano certe intuizioni dei Roxy Music. In tal senso, brani quali “Going Underground” e “Shock Antistatico” hanno poco da invidiare a molte formazioni anglofone. Questo LP rappresenta davvero l’inizio di qualcosa d’importante, un risveglio musicale che in Italia stava diventando indispensabile. I Gaznevada non raccoglieranno il successo dei Diaframma, per tacere di quello dei Litfiba, ma senza di loro la nuova onda fiorentina (e italiana) sarebbe stata impensabile.
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