Una vita travagliata quella di Bukka White, nato nello stato del Mississippi nel 1909 e morto a Memphis nel 1977. Fu pugile, soldato durante la Seconda Guerra Mondiale, persino carcerato poco prima di questa (sparò ad un uomo nel corso di una rissa); ma fu soprattutto un incredibile bluesman, dallo stile austero ed essenziale, tipico del blues rurale. Assaporò il successo solo negli anni Sessanta, grazie al recupero effettuato da Bob Dylan della sua “Fixin’ To Die” (si trova sul primo album del menestrello di Duluth), cover che permise a White di esser conosciuto ed apprezzato dai giovani bianchi. Continuò fino alla morte a riproporre il suo repertorio, che qui è possibile gustare nelle registrazioni originali, effettuate fra il 1937 e il 1940. Voce, chitarra e washboard. Non serve altro.
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