All’epoca erano loro i più selvaggi e violenti paladini del rock. Persino più degli Stones. In questo album di debutto è contenuto il loro memorabile hit “You Really Got Me“, poco più di due minuti che prefigurano il punk e il metal. Un garage rock talmente eccitato e scalmanato che ancora nessuno aveva sentito né tentato di mettere in note, neppure i primi gruppi made in USA. Il resto di “Kinks” è costituito dalle solite cover, suonate con una carica non comune, ma Ray Davies e compagni in futuro affineranno la scrittura e realizzeranno opere più personali, ma non raggiungeranno mai più la follia psicotica di “You Really Got Me”, canzone che ha segnato un’epoca. Pochi anni dopo il grande direttore d’orchestra e compositore Leonard Bernstein, nel corso di una delle sue lezioni di musica per giovani, ha definito il brano “uno dei più grandi esempi di violenza barbarica messa in musica“. Ozzy Osbourne dei Black Sabbath ha citato i Kinks fra le band che l’hanno maggiormente influenzato.
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