Polistrumentista e filosofo (ha studiato questa materia alla Roosevelt University), Anthony Braxton è il più grande intellettuale del jazz moderno, interessato alle interconnessioni fra matematica e musica e a mille altre cose. Nel 1968, quando la stagione d’oro del free jazz volge al termine, il musicista appena ventitreenne registra questo debutto che riesce a rinvigorire, almeno in parte, il movimento. Tre brani per quartetto (ma il solo Braxton suona otto strumenti diversi) che puntano sulla fusione fra jazz informale e avanguardia classica, e che mutano ancora una volta il panorama della musica moderna. Come molti altri jazzisti contemporanei (Davis, Coltrane, Coleman, Sun Ra, etc.), la sua ricerca influenzerà anche il mondo del pop/rock.
Categorie
- Anniversari (74)
- Classifiche (61)
- Migliori Album (2.316)
- Storia della Musica (60)
- Underrated (11)