Dopo l’esplosione avvenuta con “Nursery Cryme” (1971) e la transizione compiuta con l’affascinante ma poco organico “Foxtrot” (1972), i Genesis, nella classica formazione a quintetto, conquistano l’Himalaya del progressive rock con “Selling England By The Pound“. Dopo aver intrigato l’Europa continentale con dischi precedenti, Peter Gabriel e compagni sfondano anche in patria, raggiungendo il terzo posto nelle classifiche UK. Nel 1973 sono loro la prog band più discussa e sotto i riflettori, e questo quinto album in studio cristallizza lo stile per il quale verranno ricordati nella storia del rock. Non c’è nessun calo di tensione, il flusso del suono progressivo scorre indisturbato fra i consueti squarci medievaleggianti, i più bizzarri passaggi spagnoleggianti, le tastiere trionfalmente barocco/vittoriane e i numerosi momenti di rock ironicamente romantico (i testi, nonostante la musica, sono più ancorati ai problemi della contemporaneità di quanto generalmente si creda). I classici si sprecano, da “The Battle Of Epping Forest” a “Firth Of Fifth”, ma sarà la traccia d’apertura, “Dancing With The Moonlit Knight“, a rimaner impressa nella memoria collettiva.
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