Molti obietteranno questa scelta e preferiranno indicare il capolavoro di Alice Cooper in “Welcome To My Nightmare” (1973), ma per noi il vertice creativo di Vincent Damon Furnier si trova nelle dieci tracce di “Billion Dollar Babies“. Se il precedente “School’s Out” (1972) poteva contare sull’inno della canzone omonima, in questo album di classici ce ne sono almeno cinque: la quasi ballad “Hello Hooray”, il tonante anthem sarcastico “Elected” (notevole anche il video), il blues insinuante di “Generation Landslide”, la possente title – track e, soprattutto, la polemica “No More Mr. Nice Guy”, in cui Mr. Furnier riversa tutta la sua rabbia verso la stampa dell’epoca, rea di aver quasi ‘diffamato’ i suoi genitori. Musicalmente rimane una delle melodie più riuscite nella storia del rock made in USA. E se tutto questo non bastasse, il disco si conclude con l’ode necrofila di “I Love The Dead”, nel puro stile della Zia Alice. “Billion Dollar Babies” ispirò David Byrne dei Talking Heads a scrivere “Psycho Killer”.
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