Gil Evans è stato un jazzista multiforme; pianista, compositore, bandleader e, in particolare, sopraffino arrangiatore. In quest’ultimo senso, la critica ha da subito apprezzato enormemente la sua collaborazione con Miles Davis, che ha fruttato tre capolavori del calibro di “Miles Ahead” (1957), “Porgy And Bess” (1958) e “Sketches Of Spain” (1960). Diversamente, quando questo disco uscì, il povero Evans fu bersagliato da critiche di ogni specie, soprattutto dai jazzofili più ortodossi e tradizionalisti, che non gli perdonarono di aver riletto tramite la sua orchestra un classico del rock. Solo negli anni “Plays The Music Of Jimi Hendrix” ha iniziato ad esser capito per quello che realmente è: il miglior omaggio al grande chitarrista mai concepito negli ultimi quattro decenni. Molto intelligentemente il musicista canadese, più che coverizzare pedissequamente brani come “Foxy Lady” e “Crosstown Traffic”, ha preferito farli propri e riarrangiarli completamente, utilizzando la sua orchestra con una duttilità ed una sapienza nell’uso del colore strumentale che hanno dell’incredibile. Lasciando che solo l’immenso calore di questa musica potesse sprigionarsi intatto. Uno dei più grandi dischi di fusion della storia.
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