Il duo formato da Christina Moser e dal marito Maurizio Arcieri, quest’ultimo fondatore della beat band New Dada negli anni Sessanta, è il primo vero e proprio esperimento new wave italiano. I Chrisma – negli anni Ottanta cambieranno nome in Krisma – se ne stanno alla larga dal punk più violento, ma già nel precedente “Chinese Restaurant” (1978) mostrano di aver ben appreso la lezione elettronica di act come Kraftwerk e le tensioni wave più decadenti e romantiche. Uno stile che si fa più maturo in “Hibernation“, opera – simbolo dei primissimi marosi provocati dalla nuova onda italica; l’afflato new romantic di “Aurora B.”, corredata da un pionieristico videoclip, e quello synth pop di “Gott Gott Electron” sono entrambi momenti d’avanguardia per la provinciale scena del nostro paese. I Chrisma sono i primi a osare tanto. Senza essere un capolavoro, questo disco è un documento storico di notevole importanza.
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