Sciolto il Pop Group, Mark Stewart si unisce ai Maffia (Desmond Coke alle tastiere, Eskimo Fox alla batteria ed Evar Wellington al basso) e prosegue il proprio discorso politico/antagonista tramite una sorta d’incrocio fra post – punk scurissimo e dub delle fogne; quest’ultimo in una versione, se possibile, ancora più degradata di quello dei P.I.L. I suoni, di primo acchito, non sembrano neppure troppo virulenti, dal momento che solo marginalmente viene rispolverato il discorso funk/free jazz/punk della vecchia band di Stewart, e più che altro sotto forma di manipolazioni sonore ai limiti dell’hip hop. Tuttavia “Learning To Cope With Cowardice” colpisce duro e fa male come un pugno in un occhio. Motivo: i testi, ma anche la musica stessa, che sebbene più lineare risulta comunque un rovistare fra gli anfratti più scuri del sound post ’77, illustrando un mondo che non è sicuramente il migliore di quelli possibili.
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