Hüsker Dü – Zen Arcade

Zen Arcade” degli Hüsker Dü rappresenta per l’hardcore punk quello che la Nona di Beethoven o il “Tristan und Isolde” di Wagner furono, rispettivamente, per il classicismo viennese e il romanticismo; ossia la massima espressione possibile di quella data corrente musicale, e al medesimo tempo già il superamento della stessa. In un doppio album dalla trama concept, narrante la crescita interiore di un ragazzo (vero e proprio romanzo di formazione della generazione punk, fra l’altro), Bob Mould, Grant Hart e Greg Norton allargano a dismisura le possibilità di un genere che rischiava di rinchiudersi nella propria ortodossia. Lo fanno grazie a un suono intensissimo che, oltre a presentare tutte le caratteristiche già conosciute dell’HC, da quello più violento alle sue varianti melodiche, riesce ad inglobare tratti di aspra psichedelia, gli arpeggi di un pianoforte come quelli di una chitarra acustica, power chord di matrice hard e suggestioni orientali, per porsi infine come un classico assoluto del rock tout court. Nonostante una produzione non perfetta, le vibrazioni di “Zen Arcade” si spanderanno a macchia d’olio su alternative, grunge e affini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *