Il quinto album dei Red Hot Chili Peppers è un’autentica bomba a orologeria che deflagra nel mondo del rock dei Nineties. Si parla spesso dei Nirvana, eppure anche Flea e soci, nel “loro piccolo”, sposteranno gli equilibri del suono più o meno duro dell’epoca. “Blood Sugar Sex Magic” guadagnerà sette dischi di platino in patria e, ad oggi, si contano oltre 15 milioni di copie dell’album vendute in ogni luogo dell’orbe terracqueo. Lo stile è quello già esplorato nei predecessori, un funk rock vigoroso che a livello commerciale rappresenta la punta dell’iceberg dell’intero movimento crossover. Le canzoni sono però più rifinite, con ogni ingrediente cucinato a puntino per permetter il grandissimo exploit di massa: “Give It Away” è portavoce dell’anima agitata del gruppo californiano, “Under The Bridge” di quella più introspettiva e malinconica. Il livello rimane alto per tutti i 17 brani, ma si ha la sensazione che gli esperimenti più coraggiosi che costellavano LP come “Freaky Styley” e “Mother’s Milk” siano stati limati per bene, persino soppressi in certi casi, per far raggiungere a “Blood Sugar Sex Magic” il suo massimo potenziale radiofonico. In ogni caso, a livello artistico rimane l’ultima prova davvero eccellente per una band che, d’ora in avanti, entrerà nel novero delle rockstar assolute, ma non saprà più raggiungere certi picchi creativi.
Categorie
- Anniversari (74)
- Classifiche (61)
- Migliori Album (2.316)
- Storia della Musica (60)
- Underrated (11)