Forse “Pork Soda” è meno policromo e folle del grandioso “Sailing The Seas Of Cheese” (1991), tuttavia i Primus non si sono certo normalizzati e nel 1993 sono ancora fra i gruppi più stimolanti che si possano ascoltare. Semplicemente i ritmi si sono fatti lievissimamente più ‘quadrati’ (per i loro standard, ovviamente), e se questo va a detrimento dell’imprevedibilità, in compenso aumenta a dismisura la capacità d’aggressione puramente fisica che brani come “My Name Is Mud” (uno dei singoli più belli di tutti i tempi), “The Pressman” e “Mr. Krinkle” sono in grado di sprigionare. C’è poi la minacciosa tiritera di “Bob”, le lunari “cronache di pesca” di “The Ol’ Diamondback Sturgeon”, e infine ancora alcune ritmiche pazzesche rintracciabili negli stop & go di “Welcome To This World” e negli 8 minuti della strumentale “Hamburger Train”. Il secondo capolavoro del power trio più originale degli anni Novanta, senza se e senza ma. Arriva al numero sette della classifica USA e guadagna un disco di platino. Sì, era un bel periodo per il rock.
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