E’ arrivato agli onori delle cronache con American Idol e nel 2012 è stato il cantante per qualche concerto fatto insieme a dei signori dal nome Brian May e Roger Taylor. Niente male per Adam Lambert, che con “Trespassing” condensa bene le sue doti da cantante: dotato di buonissima estensione, Adam propone un pop danzereccio capace anche di diventare compassato e sornione all’occorrenza (“Underneath”), senza disdegnare escursioni in territori rockeggianti. Un fenomeno da radio che ha saputo ricollocarsi evitando l’oblio che inevitabilmente colpisce chi esce da talent show e simili, sfruttando la propria immagine quasi glam strizzando l’occhio a generazioni differenti. Benché la sua chiamata temporanea in quel che rimane dei Queen, abbia fatto storcere il naso a ben più di un appassionato, Lambert ha dimostrato di avere le carte in regola per reggere anche sui registri più impervi che il genio Mercury ha tracciato a suo tempo.
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