In America a fine anni novanta gli alternativi ascoltavano solo rap/rock, o rock/rap, o crossover o questo insomma. Kid Rock mese dopo mese crebbe inesorabilmente con la release che lo portò fino a esibirsi a Woodstock l’anno seguente nel delirio generale. Diverse influenze, dal rock al country, dal rap appunto fino al funky e al southern rock si amalgamano in una release che diventò nel giro di qualche anno addirittura 11 volte platino, trainata dai super singoloni “I Am The Bullgod” e dalla devastante “Bawitdaba” (due tra i pezzi più rock presenti in tracklist), oltre che dalla ballad “Only God Knows Why”; invece la hit (mancata) pensata per lanciare il lavoro, “Welcome 2 The Party”, non ebbe alcun riscontro degno di nota.
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