100 tracce compresse in poco più di 20 minuti. Una sequela di sussultorie mitragliate di grindcore mutante totalmente fuori controllo. È questo “Altered States Of America“, terzo “album” dei pazzoidi Agoraphobic Nosebleed, band proveniente dal Massachusetts che ha fatto del più radicale estremismo sonoro il suo credo perenne. Venduto in formato cd 3 pollici, questo lavoro potrebbe sembrare uno scherzo e null’altro. In realtà, al di là del continuo bombardamento nervoso/neuronale che rende difficile l’ascolto, qui il verbo originario di Napalm Death e Carcass è ricreato in modalità altamente creative: gli inserti noise, industrial ed elettronici rendono il massacro perpetrato dal quartetto perlomeno interessante e fuori dai canoni del grind più monotono. Non a caso, per “Altered States Of America” verrà utilizzata la definizione ‘cybergrind‘. Fra rallentamenti della durata di pochi secondi e altrettanto repentine accelerazioni guidate da chitarra, basso e drum machine spinti a velocità insensate, si rischia di trascurare il contenuto dei brevissimi testi, satire al vetriolo dell’american way of life, e non solo. Ma basterebbe leggere i titoli dei cento brani per farsi un’idea del nerissimo e malsano sense of humour degli Agoraphobic Nosebleed. Nella propria nicchia, un piccolo capolavoro.
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