Sono passati solo due anni, ma sembrano lontanissimi i tempi di “Can’t Buy Me Love” e del merseybeat. I Beatles ora non sono più soltanto una macchina da record in fatto di vendite e un fenomeno di costume; sono quattro musicisti che curano meticolosamente ogni aspetto dei loro dischi, dalla registrazione dei brani alla presentazione grafica, e che armonizzano perfettamente le esigenze del grande pubblico con quelle della critica, che grazie a “Revolver” inizia a tesserne le lodi. L’LP si segnala per l’arrangiamento d’archi di “Eleanor Rigby”, il celebre pastiche sonoro di “Yellow Submarine” e i primi venti psichedelici che spirano da brani come “She Said, She Said” e la ‘sperimentale’ “Tomorrow Never Knows”.
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