Secondo Muddy Waters sono “i Rolling Stones d’America”. Probabilmente il grande musicista esagera un po’, ma sicuramente i Seeds nel 1966 sono uno dei gruppi garage rock più importanti, e creativi, degli Stati Uniti. Guidati dallo sguaiato cantante e bassista Sky Saxon, uno dei primi hippie, fanno il loro esordio con questo album omonimo che contiene il celebre brano “Pushin’ Too Hard”. A differenza di molti altri loro colleghi dell’epoca, tutti i pezzi del disco sono scritti da Saxon e non sono presenti cover. Sono anche tra i primi a contaminare il garage con l’acid rock, grazie soprattutto all’uso dell’organo e dell’effetto fuzz applicato alle chitarre. Memorabili i cinque minuti abbondanti di “Evil Hoodoo”, la canzone più interessante e genuinamente lisergica delle 12 presenti.
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