La vera colonna sonora della ‘Summer Of Love’ del ’67 è quasi interamente racchiusa nei solchi di “Surrealistic Pillow“, secondo album dei Jefferson Airplane, ma primo a poter contare sulla stupenda voce da contralto di Grace Slick, ex modella capace di librarsi altissima per poi scendere con poderosi glissando. Il suo tocco è in grado di dare gran parte del fascino a brani storici come “White Rabbit”, ‘psychobolero’ dal crescendo pazzesco e fra le tracce più acide del 33 giri, e l’hit per antonomasia dell’era hippie della Bay Area, “Somebody To Love”. Il resto delle tracce si basa su di un folk rock dalla grande capacità comunicativa, venato qua e là da stordimenti onirici (“Today”) e da brevi lacerazioni lisergiche delle chitarre (“3/5 Of A Mile In 10 Seconds”). Uscito a febbraio, “Surrealistic Pillow” sarà il primo grande successo commerciale ottenuto da una band psichedelica di San Francisco. Molto diverso, ma altrettanto importante, il suo successore “After Bathing At Baxter’s“, pubblicato nel novembre dello stesso anno, in cui i Jefferson Airplane bruciano tutto quel che hanno ‘assimilato’ nei mesi precedenti in un ammasso di sperimentazioni vocali e improvvisazioni strumentali (“Spare Chaynge”), che solo raramente si aprono alla melodia che caratterizzava il lavoro precedente (“The Ballad Of You And Me And Pooneil”). In attesa dell’esplosione dei Grateful Dead, questi due LP racchiudono quasi tutto il meglio dei furori psichedelici ‘pop’ che la California seppe emanare nel 1967.
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