A modo suo, un disco fondamentale, che è riuscito a trasporre in musica il volto più estremo e refrattario a compromessi della controcultura ‘freak’ americana degli ultimi anni Sessanta. Tredici brani, di cui ben sei denominati “free form freak out” e caratterizzati da improvvisazioni condotte con ogni sorta di strumenti e percussioni tribali, i quali formano un puzzle di psichedelia deformata da sperimentazioni al limite del noise rock e sgangheratezze assortite. Anche i Red Crayola sono fieri antimilitaristi (“War Sucks”), ma in un modo molto diverso da quello dei Jefferson Airplane. Contribuisce a questo disco di culto assoluto un altro hippie della prima ora, Roky Erickson dei 13th Floor Elevators.
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