Impossibile pensare all’esistenza dell’indie folk contemporaneo senza Nick Drake, che quattro decenni orsono concepiva due capolavori di folk intimista talmente fragili, romantici e fuori dal tempo che ben pochi apprezzarono. Forse anche per questo il musicista morì a soli 26 anni per un’overdose di antidepressivi (che sia stato suicidio volontario o meno non lo scoprirà mai nessuno). Ad ogni modo, “Bryter Layter” è il secondo LP di Drake e il suo primo capolavoro. Melodie umbratili e ipersensibili accompagnate dal quieto soffio di flauto e sassofono e dal tocco leggero di chitarra, basso e batteria, che incastonano la preziosissima voce di Nick in un morbido velluto d’erba. C’è anche John Cale che suona piano, organo, celesta, clavicembalo e viola.
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