Il 1972 è l’anno della consacrazione assoluta per Battisti. Nonostante il suo rifiuto di andare in tour, partecipa durante la trasmissione televisiva Teatro 10 a un duetto con Mina, che oggi è considerato uno dei momenti più importanti della musica leggera italiana. Anche perché sarà l’ultima volta in cui Battisti apparirà in televisione in Italia. La sempre più netta insofferenza verso l’esposizione al pubblico tramite i canali ufficiali aliena alcune simpatie al cantante, tuttavia “Umanamente uomo: il sogno” è un altro album dal successo clamoroso (sarà secondo in classifica a fine anno), le cui canzoni possono vantare alcuni dei testi migliori di Mogol – “I giardini di marzo” è una poesia vera e propria – e in cui il rapporto fra melodia e ritmo si approfondisce ancor di più. Un tassello essenziale del pop italiano.
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