Fra i gruppi krautrock, gli Ash Ra Tempel di Manuel Göttsching si sono sempre contraddistinti per la loro stretta filiazione dall’acid rock di matrice statunitense, influenza che più di ogni altra è udibile nel secondo e miglior album della formazione tedesca, “Schwingungen“. In tre brani, l’ensemble – che può contare anche sul sassofono contralto di Matthias Wehler – tratteggia la sua particolarissima versione della ‘musica cosmica’; in “Light: Look At Your Sun” è la chitarra lisergica e bluesy del leader a distorcere l’orizzonte della percezione, mentre in “Darkness: Flowers Must Die” i Nostri, più che spingersi nel cosmo, preferiscono mostrare allucinazioni urbane, trasfigurate da percussioni maniacali e dal suono del sax che s’insinua maligno in ogni anfratto lasciato scoperto. La lunga suite omonima del secondo lato è invece stasi onirica solo scalfita da qualche soprassalto percussivo, rappresentante la catalessi sopraggiunta dopo il ‘bad trip’ della prima facciata. Un disco originalissimo che ancora oggi viene preso ad esempio dalla sperimentazione neo psichedelica più vibrante.
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