Il sesto studio – album dei Weather Report, la band di fusion più importante di sempre, è anche il primo a vedere la presenza di Jaco Pastorius, uno dei più geniali bassisti elettrici nella storia del jazz. Nei già notevoli capitoli passati il gruppo dei due leader Wayne Shorter e Joe Zawinul aveva inanellato una serie di grandi composizioni (cfr. lo sperimentale “I Sing The Body Electric”, del 1972, e il più lineare e orecchiabile “Mysterious Traveller”, del 1974), ma è solo con “Black Market” che la formazione dispiega tutta la propria abilità, arrivando a lambire persino la nascente world music nella title – track, segnata dai guizzi dell’estro di Pastorius. Questo LP, fondamentale per la scena jazz rock della seconda metà degli anni Settanta, si rivelerà essere l’introduzione più indicata per il capolavoro dell’anno successivo, fra le ultime opere realmente importanti per il jazz elettrico scaturito dalla rivoluzione Davisiana.
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