Già con i Television di Tom Verlaine e con gli Heartbreakers di Johnny Thunders, Richard Hell è stato uno dei primi veri punk. Secondo alcuni i Sex Pistols si sarebbero ispirati a lui per il look. Al di là del mero apparire, però, l’importanza del musicista è soprattutto artistica. Infatti, l’esordio con i Voidoids è fra i migliori esempi del primo punk americano. Anzi, “Blank Generation” va oltre, custodendo in appena 10 brani un patrimonio sonoro già proiettato oltre il proprio tempo. Le chitarre dissonanti e sghembe, il basso propulsivo e la batteria fantasiosa rendono l’album un concentrato di stimoli che nutriranno tante esperienze future. Pur attingendo dal passato. Solo un paio di esempi: “Love Comes In Spurs” è l’incredibile anello di congiunzione fra Roxy Music (la voce di Hell, il ritmo della sezione ritmica) e Black Flag (le distorsioni del riff di chitarra), mentre la title – track potrebbe essere un disco dell’Iggy Pop solista (cfr. “The Passenger” di quest’ultimo). Essenziale.
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