Quando pubblica “IV” (conosciuto anche sotto il nome di “Security”), Peter Gabriel ha già lasciato i Genesis da otto anni e può vantare ben tre album a suo nome. Tuttavia la sua visione della musica si rivela pienamente solo attraverso composizioni del calibro di “Rhythm Of The Heat” e “Lay Your Hands On Me”, fulminanti discrasie fra pop song occidentale e ritmi terzomondisti, continuazioni con altri mezzi di quello già messo in opera da Byrne ed Eno in “My Life In The Bush Of Ghosts” dell’anno precedente. Un continuo oscillare fra sound di larga fruizione e vertigine primitivista che frutta un clamoroso hit, “Shock The Monkey”, e soprattutto indica la via del Gabriel ‘definitivo’, quello che quattro anni più tardi realizzerà il proprio opus magnum.
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