Peter Gabriel – So

E’ questo il disco di “Sledgehammer“, brano conosciuto per l’avveniristico video, ai tempi davvero all’avanguardia e in grado di trainare l’intera opera verso vendite importanti (rimane ad oggi il più grosso successo di classifica dell’ex Genesis). Quel che più conta, però, è il ritorno di Peter Gabriel alla pura forma – canzone, attuato senza cedere un minimo sul terreno della sperimentazione e dell’incrocio stilistico. World music ma non solo, poiché la maggior parte delle tracce vive di funk, soul e rhythm and blues, a parte l’oasi quasi country di “Don’t Give Up” (in duetto con Kate Bush), memorabile ballad che unisce impegno e canzone d’amore. Agghiacciante poi la conclusiva “We Do What We’re Told (Milgram’s 37)”, non tanto per la musica quanto per il soggetto su quale è basata, e se fate una ricerca su internet sarete d’accordo anche voi. Alla fine, oltre che per l’indiscutibile qualità musicale (partecipano, fra gli altri, Stewart Copeland, Youssou N’Dour e L. Shankar), “So” è da lodare soprattutto per aver portato all’attenzione del grande pubblico temi ben più urticanti di quelli della comune pop – song.

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