L’esordio discografico della spaziale Sabrina Salerno avviene attraverso una italo disco all’apparenza innocua ma che invece, combinata con la bellezza dirompente della showgirl, genera uno dei dischi più venduti dell’anno in Italia. Non solo. All’estero il singolone “Boys (Summertime Love)” con tanto di video da cecità istantanea (nonché censurato in Regno Unito), viaggia a ritmo incredibile anche in UK, dove solo Michael Jackson e Madonna precedono la Salerno nazionale. Se nel complesso l’album è qualitativamente inoffensivo, è un esempio eccezionale di come gli anni Ottanta furono il banco di prova fondamentale per verificare quanto fosse possibile, anche con la musica, annacquare le menti di una popolazione utilizzando una ragazza supersexy e un ritmo da club senza grosse pretese. Resta comunque il fatto che Sabrina Salerno, oltre a essere sex symbol di comprovata qualità, fu anche brava a calarsi nella parte e a interpretare il ruolo della cantante affermata. Anche questo, volenti o nolenti, è un album di puro culto.
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