Bisogna ammettere che i colpi migliori Francesco Baccini li ha sparati ad inizio carriera. Oggi si tratta di un musicista piuttosto dimenticato dal mainstream italiano, eppure ad inizio anni Novanta era uno dei giovani cantautori più quotati. “Il pianoforte non è il mio forte” è il suo secondo album, primo a sfondare in classifica raggiungendo l’ottava posizione. Un lavoro ben dosato in tutte le sue componenti, in cui l’ironia, tratti autobiografici e una vena piuttosto dissacrante convivono amabilmente. Il pezzo più celebre rimane, probabilmente, “Sotto questo sole“, interpretata insieme ai Ladri di Biciclette di Paolo Belli, in realtà nulla più di un divertissement. Meglio allora “Le donne di Modena”, “Il mio nome è Ivo” e “La giostra di Bastian” (scritta da Giorgio Conte, fratello minore del più celebre Paolo), in cui la vena pop d’autore del musicista genovese emerge con più vivacità. “Genova blues” è cantata in coppia con Fabrizio De André, a dimostrazione di quanto Baccini fosse stimato a quell’epoca…
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