Riconosciuto come un caposaldo del thrash metal di ogni tempo, “Rust In Peace” dei Megadeth è diventato col trascorrere degli anni un album leggendario, in cui la miglior line – up della band di sempre (con Nick Menza alla batteria e Marty Friedman alla chitarra) si esprime su livelli disumani, mostrando un’abilità compositiva ed esecutiva senza pari all’epoca, riuscendo inoltre a mettere il tutto a servizio di brani immediati e fruibili da una vastissima audience. L’apertura con il riff di “Holy Wars” è uno dei momenti migliori della storia del metal, altri capolavori quali “Take No Prisoners”, “Five Magics”, “Tornado Of Souls” e la title – track conclusiva proiettarono Mustaine e soci nel gotha del genere, permettendo al disco di diventare platino in poco tempo. Cambi di tempo, partiture complesse eseguite a velocità supersoniche e una coesione tra i membri raramente vistasi in precedenza, che consentì ai Nostri di suonare dal vivo esattamente come su disco, risultando chirurgici e devastanti come nessuno in quegli anni. Un picco creativo (e un successo travolgente) che proseguirà due anni dopo con un altro importante cd…
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