Aphex Twin – Selected Ambient Works 85-92

Quando uscì questo esordio, Richard D. James alias Aphex Twin aveva appena 21 anni. Stando a quanto afferma il titolo, le prime tracce qui contenute avrebbe dovuto averle composte 14enne. Credibile oppure no? Fate voi, alla resa dei conti l’età anagrafica del musicista inglese ha poca importanza. Fondamentale è invece l’impronta del genio che già si rivela in 13 brani d’innovazione assoluta, in cui la compresenza di ambient, techno e house trasmuta in vibrazione sonora ai tempi ancora inclassificabile. Da Brian Eno a Derrick May passando per cosmesi kraute/astrali il Nostro dilata inni al silicio pensati per un’ipotetica civiltà futura, che a più di vent’anni di distanza è ancora di là da venire. IDM, ambient techno o semplicemente elettronica, la musica che prorompe apollinea da “Xtal”, “Tha”, “Heliosphan” e “Pulsewidth” non è né distensione da chill out né sarabanda da rave: oscilla in un mondo appositamente studiato dal suo autore, tra beat rarefatti e lungimiranti tessiture di synth di levigatezza quasi neoclassica. Ancora adesso l’electro si alimenta di tali intuizioni.

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