Genuinamente folli, i giapponesi Boredoms di Yamantaka Eye – conosciuto anche come Yamatsuka Eye nelle sue escursioni nei Naked City di John Zorn – arrivano al capolavoro con “Pop Tatari“, terzo full – length che, ancor meglio del già notevole “Soul Discharge” (1989), sa mischiare in un parossismo ai limiti dell’ebefrenia (ma in realtà è tutto calcolato) japanoise, psichedelia, alternative rock, scorie kraute, siparietti alla Frank Zappa, funk, disco music, dance, blues e sinceramente non sappiamo cos’altro. Nel corso del cd si passa da schegge di neppure un secondo a tracce più estese, in cui distorsioni allucinanti e canto isterico deturpano decenni di popular music. Basta citare gli oltre 7 minuti di “Bo-Go-Bompoo”, frullato sconsiderato di riff rubati ai Black Sabbath, funk da discoteca, chitarrine acide, rumori spaziali, svisate bluesy, urla grottesche e vari gradi di rumore per comprendere che abbiamo a che fare con un act del tutto fuori dalla norma. Da qualsiasi norma.
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