Stone Temple Pilots – Core

Il debutto degli Stone Temple Pilots con “Core” fu assurdo sia in termini di vendite sia in termini qualitativi. Weiland e compagni si inserirono di prepotenza nella scena grunge alla faccia di Seattle (sono di San Diego), ma andarono incontro a un forte ostracismo iniziale da parte della stampa specializzata. Accusati di essere meri imitatori di Alice In Chains e Pearl Jam, i Nostri risposero con concerti incendiari e il successo della loro prima release, che accumulava riconoscimenti e portava loro vagonate di fan ogni settimana. Difficile davvero comprendere come la grandezza di “Sex Type Thing”, “Sin”, “Creep” o “Plush” non fosse stata immediatamente colta, vista la qualità della proposta e l’impatto live e moderno che la band riuscì a dare al disco. Il gruppo si trovò la strada spianata verso il successo, che arrivò in fretta e abbondante. Forse troppo in fretta, dato che il quartetto nel giro di un lustro perderà il tocco magico, esattamente quanto accadrà al genere che inizialmente li proiettò tra gli act di punta del filone grunge…

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