Justin Timberlake è una delle più famose e multiformi star del nostro tempo. Musicista, cantante, produttore e uomo d’affari, nella sua capacità di gestirsi in prima persona tratteggia una figura comune ad alcune popstar di oggi. Ovviamente, in tutto questo succedersi d’occupazioni, la musica viene spesso scalzata dalle altre (il cinema, soprattutto), ed ecco spiegato il motivo di una produzione piuttosto parca. Ma di enorme successo, se si pensa che questo secondo album è arrivato a vendere oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo, raccattando 4 dischi di platino nei soli Stati Uniti. E, a sentirlo, “Future Sex/LoveSounds” è davvero un perfetto prototipo del dance pop sporcato di contemporary R&B di gran voga nel Duemila. Ottima, in particolare, la doppietta iniziale: title – track e “Sexy Back” sono orecchiabili e accattivanti al punto giusto, con i tipici giochi di voce del Nostro. Lista di featuring impressionante (will.i.am, Timbaland, Snoop Dogg…) come si conviene a simili prodotti, e il tipico retrogusto di “fabbricazione in serie” che però non scalfisce la professionalità del tutto.
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