La rinascita di Nas. Se nel precedente “Hip Hop Is Dead” (2006) il rapper aveva dichiarato la fine di tale genere, con “Untitled” ne segna appunto la rinascita. Certo, le cose non sono mai così semplici, eppure ad ascoltare queste 15 tracce di ha l’impressione che il Nostro sia tornato ai livelli di “Illmatic” (1994), uno dei più importanti dischi nella storia dell’hip hop. “Untitled” ha il solo torto di venire dopo, quando ormai un certo stile è stato canonizzato. Per il resto funziona tutto a meraviglia: dalle basi all’uso del pianoforte, dagli squilli di tromba al modo semplice e secco di rappare. “Hero” è il brano in grado di stabilire collegamenti con il futuro, “America” una riflessione sullo stato dell’Unione nonché il ponte con il passato prossimo. Le collaborazioni – si scomodano persino i The Last Poets – non stonano mai e si adeguano perfettamente allo stile di Nas.
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