I The National sono sicuramente fra gli interpreti più importanti dell’ultimo decennio in ambito indie rock. Interpretato in una chiave ibrida fra post – punk revival britannico e atmosfere di cantautorato americano (d’altra parte sono di Cincinnati, Ohio, Midwest). Un equilibrismo stilistico che ha permesso al quintetto di scrivere parecchi buoni album, anche se il capolavoro non ha mai bussato alle porte. E un capolavoro non lo è neppure quest’ultimo “Trouble Will Find Me“. Ma sarebbe ingiusto dimenticare un’opera del genere, in cui tutti i tasselli del suono della band vengono esaltati in ballad talora più legate alla new wave (“Don’t Swallow The Cap”), talaltra recanti profondi segni di melodie a Stelle e Strisce (“Demons”). Si tratta, anche, di un premio alla carriera, per una delle formazioni più abili nell’armonizzare le tre componenti acustica, elettrica ed elettronica, dimensioni che spesso è difficile mettere in contatto. “Trouble Will Find Me” non verrà dimenticato.
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