The Ocean – Pelagial

I tedeschi The Ocean, collettivo aperto guidato dal chitarrista Robin Staps sin dal 2001 e che solo recentemente si è riunito attorno ad una line – up più o meno stabile, arrivano al loro personale capolavoro dopo un apprendistato durato ben 5 album. Ognuno dei quali ha rappresentato una piccola crescita di abilità e consapevolezza rispetto al precedente, portando alla quasi perfezione della forma di “Pelagial“. Sfruttando il significato del titolo, termine scientifico utilizzato per descrivere le varie profondità dell’ambiente marino, la band realizza un viaggio in note che, partendo dalla luce cristallina della superficie oceanica (la brevissima “Epipelagic”, che con i suoi lievissimi accordi di piano richiama addirittura i Return To Forever di Chick Corea!), sprofonda progressivamente sino a toccare l’oscurità assoluta degli abissi. E progressivo è anche il termine più adatto a descrivere la struttura complessiva delle 11 tracce, in grado di staccarsi (almeno in parte) dai vecchi riferimenti assoluti di Isis e Pelican e di lanciarsi in una marea di soluzioni diverse: dal post rock dei Mogwai a sfumature che richiamano i Mars Volta, senza per questo abbandonare del tutto le sfuriate sludge e post hardcore. Un’opera ricchissima, affascinante, che rende i The Ocean protagonisti indiscutibili della scena post metal.

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