Sono una delle poche metal band italiane ad aver sfondato all’estero, attirandosi le ovvie critiche da rosiconi dei compatrioti e il seguito appassionato di fans stranieri. Rispetto al gothic degli esordi, in “Karmacode” il suono dei Lacuna Coil si fa molto più americano e moderno, alternative metal a cannone con la voce (e l’immagine) di Cristina Scabbia sugli scudi. La cover dei Depeche (e video relativo) li aiuterà parecchio a stabilirsi come una delle forze assolute del panorama. Spesso criticati gratuitamente, i Lacuna riescono a realizzare un sogno a lungo inseguito. E noi non possiamo fare altro che riconoscere loro impegno, abnegazione e capacità di scrivere brani semplici e perfetti per chi vuole le chitarre ma anche la melodia e quel tocco dark che non guasta.
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