Damon Albarn – Everyday Robots

Suona strano dirlo, ma Damon Albarn arriva al primo album solista dopo più di vent’anni di carriera. Un artista in giro dagli albori degli anni Novanta, che ha portato al successo mondiale due nomi come Blur e Gorillaz ma che, da vero e proprio stachanovista della musica, ha messo mano nei progetti più disparati, dal mondo delle colonne sonore ai The Good, the Bad and the Queen, fino alle numerose incursioni nella musica africana.
Everyday Robots” è la summa di tutta la carriera del genio britannico, che si ferma e decide di fare il punto. I brani raccolgono infatti tutte le influenze che lo hanno contaminato negli anni, dal gospel a quella tradizione pop inglese che lui stesso ha contribuito a codificare con hit come “Girls And Boys”; dalla già citata musica africana all’elettronica che lo ha portato al suo unico vero successo globale. Il tutto con un tono di malinconia che emerge soprattutto nelle ballad presenti sul lavoro. Una vera e propria terapia psicologica che poi si è tramutata in uno dei lavori più importanti della musica britannica degli ultimi anni. Un percorso introspettivo nel quale ha coinvolto pochi ospiti, dal colosso Brian Eno a Natasha Khan dei Bat For Lashes, passando per il The Leytonstone City Mission Choir.