Il cantautorato alternativo moderno, ha trovato in Angel Olsen una delle proprie esponenti migliori. Rivitalizzare in chiave contemporanea un genere considerato spesso troppo vetusto, non è cosa da tutti. Se per molti My Woman è un buon disco, ma non il migliore dell’artista, per molti altri è invece la sua definitiva affermazione tra i critici di settore e, conseguentemente, il veicolo per giungere a sempre più ascoltatori. La sua smaccata volontà di integrare garage, psichedelia e dream pop, le permette di variare una proposta mai statica e scontata. Tra emotività e scatti imprevedibili, la Olsen regala un altro lavoro solido e di spessore.
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