Il 4 maggio 2012 morì Adam “MCA” Yauch dei Beastie Boys. Il musicista, bassista e cantante della nota hip hop band newyorkese, è stato vittima di una neoplasia alla ghiandola salivare che ha caratterizzato gli ultimi anni della sua vita, una malattia che lo ha costretto ad abbandonare la promozione dell’ultimo disco “Hot Sauce Committee Part Two” e per la quale non sono bastate le radioterapie e le cure alle quali l’artista si è sottoposto sin dal 2009.
Il decesso avvenuto cinque anni fa ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della musica, sancendo anche la fine della storia dei Beastie Boys: pur non escludendo l’ipotesi di fare nuova musica con il collega Ad-Rock, con il quale è impegnato nella stesura della biografia della band da diversi anni, Mike D ha confermato che i due musicisti superstiti non si esibiranno più come Beastie Boys in segno di rispetto del collega defunto. Collega che, nel suo testamento, ha espressamente richiesto di non autorizzare l’utilizzo dei brani dei Beastie Boys per ogni fine commerciale.
Sin dalle prime ore successive alla sua morte, il mondo della musica e dello spettacolo ha omaggiato Adam Yauch, rilasciando commoventi tributi (Madonna lo definì come il membro di un gruppo che ha fatto un’autentica rivoluzione musicale) e suonando canzoni del loro repertorio durante i concerti. L’omaggio più importante è arrivato però dalla sua Brooklyn quando, nel 2013, il borough ha deciso di dedicargli un playground situato non lontano dalle sponde dell’East River.
La vita di Adam Yauch ha subito importanti cambiamenti spirituali: dagli esordi nei quali ha fatto alcune uscite nelle quali disprezzava le donne (il testo di “Girls” e la parte di “No Sleep Till Brooklyn” nella quale è impegnato nel backstage con una prostituta insegnano), nel 1994 la sua vita ha avuto una svolta con la decisione di diventare un buddista praticante dopo un incontro con dei monaci nel corso di un viaggio. Una decisione che, negli anni, lo ha spinto a ritrattare tutte le frasi offensive dette alle donne in passato e ad organizzare un annuale Tibetan Freedom Concert per sensibilizzare il mondo alla causa tibetana; il festival ha ospitato negli anni nomi come Smashing Pumpkins, Foo Fighters, U2, Patti Smith, gli stessi Beastie Boys, REM e Red Hot Chili Peppers.
In occasione di questa triste ricorrenza, riviviamo il meglio del repertorio dei Beastie Boys con una playlist:
Nicola Lucchetta