Jon Spencer era stato un tassello fondamentale nei Pussy Galore, iconoclasti del blues/garage punk rivestito di noise allo stato brado. Erano gli anni Ottanta, e la formazione alimentava un piccolo culto sotterrano. Con la Jon Spencer Blues Explosion il nostro eroe amplia il raggio d’azione, sbarcando persino su Mtv. In realtà le basi programmatiche della Blues Explosion sono molto simili a quelle dei suoi predecessori, ossia ridare al rock la spinta trasgressiva che lo contraddistingueva agli albori. Semplicemente i riferimenti sono più numerosi e incanalati su binari meno dissociativi (leggi: una sorta di ritorno alla forma – canzone). “Now I Got Worry” è il coronamento di tutto ciò: la musica nera, dal funk al soul, dal blues al rock and roll, viene scorticata e sfigurata da un approccio fortemente garage – punk, senza che però se ne perda la fragranza. Sentite la prima traccia: le urla scomposte di “Skunk” introducono quello che potrebbe essere un numero al crocevia fra Motown soul e blues del Delta, non fosse che le distorsioni sono spinte al massimo, il fragore è supremo, il canto una versione ancor più delirante di quello dei Cramps. È, questo, anche l’album del singolo “Wail“, in grado di riaccendere l’attenzione sulla scena garage/lo fi più selvaggia e genuina.
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