Nickelback – Silver Side Up

E’ questo l’album che segna la netta frattura tra il post grunge e il pop grunge. Facili battute a parte, il blockbuster “How You Remind Me” segnò lo sbarco ufficiale dei Nickelback tra le superstar del rock mondiale. Una band senza eccessive pretese che si barcamenava da qualche anno tra post grunge e hard rock, esplode sulla ribalta internazionale grazie a una strategia eccezionale dal punto di vista commerciale e della comunicazione. Mtv a cannone, radio invase dal singolone di cui sopra e un successo clamoroso e, per certi versi, impreventivabile. I primi quattro pezzi di “Silver Side Up” sono lo stato dell’arte di come costruire una tracklist che colpisca nel segno e impressioni il più alto numero di ascoltatori occasionali possibili. I power chords dei Canadesi, semplici e immediati, la voce e la presenza scenica di Chad Kroeger, le melodie e la produzione costituirono delle fondamenta solidissime, dalle quali il quartetto prese spunto per l’intero decennio successivo, inserendosi stabilmente nel gotha della stardomship e mantenendo in molti pezzi un impatto hard rock da arena di tutto rispetto. Non è infatti da tutti saper scrivere ballatone smielate e badilate alla “Never Again” e “Where Do I Hide” mantenendo un trademark distinguibile.

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