Blur, due playlist per celebrare la band inglese

“Blur”, il quinto album dell’omonima band inglese, è uscito il 10 febbraio del 1997. Vent’anni sono trascorsi dall’uscita del disco che aveva il compito di riscattare il mezzo passo falso di “The Great Escape”, le cui uniche colpe furono quelle di presentare alcuni brani poco riusciti (“Charmless Man” non è tra gli episodi più memorabili della loro carriera) e il fatto di essere uscito dopo la pietra miliare “Parklife”, ancora oggi considerato come uno degli episodi più riusciti del britpop.

Con “Blur” il quartetto britannico riesce a riscattarsi, ottenendo buone recensioni in patria e anche negli Stati Uniti. Merito del successo è dovuto anche alla scelta di includere un brano come “Song 2”: la canzone, tra le più pesanti incise dai Blur, è anche tra gli episodi più noti della loro discografia grazie anche alla scelta di utilizzare il pezzo come colonna sonora del videogioco Fifa 98. “Song 2” è anche la perfetta cartina tornasole di una band che vuole reinventarsi e sganciarsi da quel pubblico giovanile che si è ampliato dopo l’uscita di “The Great Escape”. Una scelta che ha portato a chitarre lo-fi che emergono nel singolo “Beetlebum” e in “Chinese Bombs”.

In occasione di questa ricorrenza, ripercorriamo l’intera carriera dei Blur con una doppia setlist. Nella prima trovano spazio le hit più note del gruppo, mentre nella seconda alcuni dei brani meno noti del repertorio ma non meno interessanti.

Nicola Lucchetta