Trovatomi in seria difficoltà davanti alla scelta di un brano per festeggiare quello che sarebbe stato l’85esimo compleanno di Johnny Cash ho optato per una playlist di tredici brani.
La discografia di Cash è immensa e di qualità altalenante, pertanto oggi ci concentreremo sulla fase American Recordings, l’ultima della sua carriera, seconda come qualità forse soltanto agli albori alla Sun Records accanto a Elvis e Jerry Lee Lewis.
Molti dei brani cantati da Johnny Cash per tutta la sua carriera sono stati scritti da altri musicisti, ma sono difficilmente considerabili mere cover: tra i talenti dell’Uomo in Nero c’è da sempre stato quello di reinterpretare i brani in maniera unica, rendendoli propri a tutti gli effetti. Basti pensare a “Hurt”, il suo ultimo lascito, originariamente un brano dei Nine Inch Nails, grande escluso da questa playlist insieme ad altri pezzoni come “Personal Jesus”.
In compenso, ci sono la “Further On Up The Road” di Bruce Springsteen e “One” degli U2, “Rusty Cage” dei Soundgarden e “Heart Of Gold”, di Neil Young. Per non parlare di “Redemption Song” di Bob Marley, a due voci insieme a Joe Strummer. O “Desperado”, indimenticabile ballad degli Eagles che parla di quegli “ultimi” della società tanto presenti nei brani di Cash. O “Southern Accents”, di Tom Petty…
Qualche brano, forse meno conosciuto, merita però una menzione particolare: “Delia’s Gone” nasce da un canto tradizionale di fine Ottocento, murder ballad dalle fosche tinte per la quale Johnny Cash, se l’avesse incisa nell’era social, sarebbe stato accusato di misoginia da chi poco conosce i meccanismi della narrativa.
“First Time I Ever Saw Your Face” è forse il brano più romantico della playlist, e non può che portare alla mente il legame tra il cantante e la moglie June, brillantemente immortalato sul grande schermo dal film “Walk The Line”.
“Long Black Veil” è un’altra gemma dalla tradizione USA, annata 1959: un brano che condensa in pochi minuti una storia che poco ha da invidiare a un romanzo o a una pellicola: un uomo viene indagato per omicidio, per l’incredibile somiglianza con il killer. Alla richiesta del giudice di fornire un alibi l’imputato però tace, perché è stato “tra le braccia della moglie del suo migliore amico“. E così accetta la sua sorte, sulla forca, dalla quale guarda l’amata impassibile tra la folla. Ma la notte, quando nessuno guarda e il vento soffia, coperta con un lungo velo nero lei va a trovarlo alla sua tomba sulle colline, dove si lascia finalmente andare.
Tredici brani scelti in modo del tutto arbitrario, tra i preferiti di chi scrive, per festeggiare il compleanno di un artista leggendario.
Auguri, Mr. Cash! Ce ne fossero come te.
Alessandro Mela